Il Decreto Legislativo 14/2017 recante «Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città» è stato convertito nella Legge 48/2017, entrata in vigore il 22 aprile.
In arrivo detrazioni da Imu e Tasi per chi ha sostenuto spese per sistemi utili alla videosorveglianza urbana
Per sicurezza urbana si intende il bene pubblico che afferisce alla vivibilità e al decoro delle città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione anche urbanistica, sociale e culturale, il recupero delle aree degradate, la prevenzione della criminalità e la promozione del rispetto della legalità.
Per sicurezza integrata si intende invece l’insieme degli interventi assicurati dallo Stato, dalle Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano dagli enti locali, al fine di concorrere alla promozione e all’attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali.
La nuova Legge 48/2017, sulla scia del precedente Decreto Legislativo 14/2017, reca disposizioni a tutela della sicurezza delle città e del decoro urbano, e incentiva patti orientati al contrasto di furti e rapine, al controllo del territorio affidato anche a sistemi di videosorveglianza appartenenti a privati e stanziamenti triennali per l’installazione di videocamere da parte dei comuni.
La videosorveglianza viene dunque riconosciuta quale mezzo di tutela del decoro urbano e della criminalità.
E tutti potranno contribuire: l’articolo 7 della legge stabilisce infatti che, per una maggiore diffusione delle iniziative di sicurezza urbana nel territorio, nonché per finalità di interesse pubblico, gli accordi e i patti possono riguardare amministratori di condomìni, imprese dotate di almeno dieci impianti di videosorveglianza, associazioni di categoria, consorzi o comitati.
Coinvolti anche professionisti o residenti «per la messa in opera a carico di privati di sistemi di sorveglianza tecnologicamente avanzati, dotati di software di analisi video per il monitoraggio attivo», con invio di allarmi automatici a centrali delle forze di polizia o di istituti di vigilanza privata convenzionati.
In cambio, dal 2018, i Comuni possono deliberare detrazioni da Imu e Tasi per chi si è assunto oneri di investimento, manutenzione e gestione di sistemi tecnologicamente avanzati.
Ai fini dell’installazione di sistemi di videosorveglianza, infatti, sarà autorizzata la spesa di 7 milioni di euro per l’anno 2017 e di 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.