Grazie al modulo GPS del proprio dispositivo si può ancora tentare di recuperarlo. Ecco come
Sbadataggine. Disattenzione. Scaltrezza altrui. Questi e molti altri i motivi che possono portare a perdere un cellulare. Lo si può dimenticare al ristorante; oppure appoggiarlo da qualche parte senza riuscire a ricordarsi dove. O, ancora, un ladro che ci mette nel suo obiettivo e, in un momento di distrazione, riesce a trafugare il dispositivo mobile. In caso di cellulare perso o cellulare rubato, però, non si deve disperare.
Ci sono decine e decine di modi, infatti, per rintracciare un cellulare andato perso: sfruttando il modulo GPS del proprio dispositivo se ne potrà conoscere la posizione esatta e si potrà trovare il modo per rientrarne in possesso. O, in caso di estrema necessità, si potrà anche decidere di cancellare la memoria del dispositivo, proteggendo così i propri dati personali e i vari contenuti sensibili presenti sul cellulare.
Gestore dei dispositivi
Lo scorso agosto Google ha lanciato sul Play Store il Device Manager (gestore dei dispositivi in italiano), una app che permette di rintracciare un cellulare perso o rubato. Tutto ciò che bisogna fare è collegarsi al sito web e loggarsi utilizzando le stesse credenziali usate sul dispositivo da rintracciare.
Dopo qualche istante si verrà reindirizzati verso la sezione “operativa” del servizio: dal riquadro bianco in alto a sinistra si può lanciare il servizio per rintracciare il cellulare perso o rubato oppure per farlo squillare – nel caso in cui si fosse certi della stanza o del luogo in cui sia il dispositivo ma non se ne conosca la posizione esatta. Come ultima ratio il servizio di Google mette a disposizione due strumenti da utilizzare con le molle: il primo permette di bloccare lo smartphone Android e di renderlo inutilizzabile; il secondo, invece, cancella tutto il contenuto della memoria e garantisce della sicurezza dei dati in essa contenuti.
Trova il mio iPhone
Un servizio analogo esiste anche su piattaforma iOS. Ben prima di Google, infatti, Apple aveva lanciato il servizio Trova il mio iPhone, un tracker realizzato appositamente per rintracciare il proprio melafonino.
Così come accade con il Device Manager, anche il servizio offerto dalla casa di Cupertino è semplice e immediato. Basta collegarsi ad iCloud ed effettuare il login utilizzando le stesse credenziali dell’Apple ID utilizzato sull’iPhone smarrito o rubato. Nella nuova schermata cliccare sull’icona Trova il mio iPhone e attendere che il processo venga completato. Nel caso si possiedano più dispositivi legati allo stesso account, scegliere quello che interessa (il cellulare rubato o perso, in questo caso) dal menu Dispositivi.
Ora si potrà scegliere quale azione compiere: se far squillare il telefonino con il tasto Emetti suono, inserirlo nella lista dei dispositivi smarriti selezionando la voce Modalità smarrito (in questo caso si verrà avvertiti della posizione del dispositivo non appena si connetterà alla Rete), oppure se cancellare la memoria con Inizializza iPhone.
Soluzioni di sviluppatori terzi
Il mercato, comunque, è abbastanza ampio affinché anche altri sviluppatori possano proporre una loro degna alternativa alle soluzioni offerte da Apple e Google.
Tra le più valide, ad esempio, c’è Prey. Funziona su qualsiasi piattaforma, sia mobile – iOS e Android – sia fissa – Linux, OS X e Windows – è open source ed ha ottime capacità da “segugio” informatico.
Utilizza sia il GPS sia la connettività Wi-Fi del cellulare perso o rubato, per ottenere dati più precisi; attiva il Wi-Fi a insaputa del ladro non appena trova una rete libera e utilizza la connessione per inviare la propria posizione e altri dati al proprietario del dispositivo e permette di scattare foto utilizzando la fotocamera frontale – o la webcam – del dispositivo per conoscere il volto del malvivente. Per utilizzare i servizi di Prey basta iscriversi al sito e sincronizzare i dispositivi di cui si vuole tenere traccia.
In alternativa, gli utenti Android potrebbero decidere di utilizzare Plan B, da tutti giudicata una delle migliori applicazioni antifurto sul mercato. Dopo averla installata ed aver effettuato il login con le credenziali dello stesso account Google utilizzato sullo smartphone, l’app inizierà a localizzare il dispositivo per 10 minuti, utilizzando il GPS e la connessione dati. Ogni spostamento verrà segnalato inviando una mail al possessore del cellulare rubato o perso.
Nel caso in cui si voglia continuare con la ricerca, basterà farsi prestare il cellulare da un amico inviare un SMS con scritto “locate” al proprio numero : Plan B si riattiverà e per 10 minuti continuerà a tracciare gli spostamenti del dispositivo, inviando eventuali aggiornamenti all’indirizzo di posta elettronica.
Sempre in ambito Android, si può decidere di installare sul proprio dispositivo uno dei tanti antivirus presenti nel Play Store. La maggior parte di essi, infatti, è dotata anche di funzionalità anti-theft (antifurto in inglese) e permette di rintracciare il celluare rubato o perso sfruttando il segnale GPS e la connettività alla Rete. Lookout Security e Antivirus, McAfee Antivirus&Security, Avast! Mobile Security, Kaspersky Mobile Security e Norton Mobile Security Lite sono solo alcune delle applicazioni che proteggono il dispositivo da virus e altri malware e permettono di seguirne gli spostamenti in caso di cellulare perso o rubato.