Si chiama Scheduled, ed è l’app che, effettivamente, mancava
Volete ricordare di augurare buon compleanno a un amico? O di fargli un in bocca al lupo o le congratulazioni per un esame? Avete una richiesta da inviare entro l’una? Volete preparare un messaggio di ringraziamento da inviare in un secondo momento? Sfortunatamente, né gli SMS né nessun’altra app di messaggistica (inclusa iMessage) consente di inviare messaggi in anticipo o di schedularli per un invio ritardato. Per fortuna una nuova app per iOS chiamata Scheduled può aiutarci!
Per chiarezza è necessario dire che questa app, in realtà, non schedula i messaggi per un invio in automatico. Per fare questo, è necessario modificare il proprio iPhone utilizzando una delle app di jailbreak esistenti. Ovviamente, Apple sconsiglia questo metodo.
Quello che Scheduled offre è una soluzione per calendarizzare i messaggi in maniera semplice. Il primo passo è selezionare la persona a cui si intende inviare il messaggio, quindi scrivere il testo e selezionare il giorno e l’ora in cui si preferisce che l’app avverta. Quando arriverà il momento, l’app invierà una notifica push, ricordandoci di tornare nel dashboard e inviare il messaggio.
Scheduled non è stata progettata per funzionare soltanto con SMS e iMessage, ma anche con altre app di messaggistica come WhatsApp, Telegram, Twitter e Messenger. Inoltre è possibile anche gestire dei reminder per mail e chiamate. In futuro, l’app potrà supportare anche Slack e LinkedIn, potrà integrarsi con Apple Watch ed essere supportata anche da Android.
Come detto, esistono molte app per schedulare e calendarizzare messaggi, ma nessuna, al momento, possiede un’interfaccia pulita e moderna simile a Scheduled.
L’app è un prodotto della Brthrs Agency, un’agenzia digitale olandese. Il team, formato da Sebastian Kooijman e Robert Keus, pensa di mettere in vendita una versione superiore di Scheduled a 0,99 centesimi a coloro che vogliono programmare quattro o più messaggi.
“Stiamo cercando di capire le opzioni per attivare l’invio automatico”, ha detto Keus, “ma è ancora dura sotto il profilo tecnico. Inoltre, il nostro obiettivo è quello di aiutare le persone ad avere più memoria, non quello di renderle ancora più degli automi.”
Fonte: techcrunch.com