Bastava ricevere e aprire un’immagine tramite le versioni web di WhatsApp o Telegram, per esporsi all’attacco di un hacker o di un criminale informatico. Ma i due servizi sono già corsi ai ripari
Ricevi un’immagine via WhatsApp o Telegram, nelle versioni web, giustamente la apri, la visualizzi pure e, senza che tu te ne accorga, ti esponi all’attacco di un hacker o di un criminale informatico. Questa, in soldoni, la scoperta di Check Point Software. Con questo trucchetto, dunque, un utente malintenzionato può prendere il pieno possesso di account di due dei più popolari servizi di messaggistica al mondo (un miliardo di utenti per WhatsApp e cento milioni per Telegram) e sfruttarli per inviare ai rispettivi contatti nuove immagini infette, propagando l’attacco.