Il futuro del car sharing è il noleggio tra privati. Ecco come funziona e come guadagnare con la propria auto parcheggiata

Il car sharing per come oggi lo conosciamo appartiene già al passato. Il presente e il futuro del settore è nella condivisione del proprio veicolo e nel noleggio peer-to-peer. Ennesima tendenza frutto dell’economia circolare, la condivisione dell’auto consente al proprietario del veicolo di “affittarlo” ad altri privati nel momento in ci non lo si utilizza. Così, anziché tenere l’auto parcheggiata sotto l’ufficio o in stazione mentre si è al lavoro, si potrà noleggiarlo a qualcuno che ne ha bisogno per qualche ora.

Un modello che, in qualche modo, sta mettendo in crisi i produttori di automobili. Si calcola che nel 2015, nei soli Stati Uniti, il noleggio auto tra privati ha fatto vendere circa mezzo milioni di veicoli in meno. Una cifra, almeno dal punto di vista teorico, destinata a salire vertiginosamente nei prossimi anni. Negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei, infatti, si contano già diverse società di “intermediazione” capaci di far incontrare domanda e offerta.

 

app car sharing

 

Nella stragrande maggioranza dei casi, ovviamente, il fulcro dell’intero processo è lo smartphone. Sfruttando le funzionalità del proprio dispositivo mobile sarà possibile accedere al servizio di car sharing peer to peer e individuare i veicoli disponibili nelle vicinanze. Nel giro di pochi minuti sarà possibile salire a bordo e utilizzare l’auto per tutto il tempo che se ne ha bisogno. Insomma, il concetto stesso di auto di proprietà è messo in discussione e apre le porte a scenari inimmaginabili fino a pochi anni fa.

Come funziona il car sharing peer-to-peer

Vi interessa capire come guadagnare con l’auto mentre è parcheggiata e inutilizzata? Niente di più semplice. Basterà aderire a uno dei tanti servizi disponibili per accedere a un mercato in rapida espansione e dalle prospettive decisamente positive. Dopo aver installato l’app sullo smartphone e aver geolocalizzato il mezzo, si potrà segnalare agli altri utenti che può essere noleggiata e utilizzata sino a quando non se ne avrà nuovamente bisogno.

Un metodo che permette non solo di guadagnare con l’auto, ma anche di risparmiare sull’auto. Secondo recenti studi ACI, possedere un veicolo può arrivare a costare anche 3.500 euro annue tra manutenzione, assicurazione e bollo (cifra alla quale va aggiunto anche il costo della benzina). Insomma, una cifra piuttosto elevata che può essere abbattuta drasticamente semplicemente noleggiando un’auto ogni volta che se ne ha bisogno.

 

Scambio di chiavi tra utenti di servizio di noleggio tra privati

 

Le startup car sharing peer-to-peer attive in Italia

Al momento Dryfe è l’unica società pronta a partire con il proprio servizio di car sharing peer-to-peer. A differenza degli altri Paesi europei, infatti, il Codice della Strada impedisce al proprietario di un mezzo di noleggiarlo a un altro privato in cambio di denaro. Un ostacolo al momento apparentemente insormontabile e che ha frenato lo sviluppo del settore: la speranza è affidata alle varie proposte di modifica del CdS (alcune anche di iniziativa popolare) che vorrebbero finalmente liberalizzare il noleggio tra privati.

La sperimentazione di Toyota

Un aspetto fondamentale del noleggio tra privati è quello della sicurezza. E non solo sul fronte assicurativo o legislativo, ma anche su quello personale: molti utenti, infatti, sono frenati dal timore che la persona che noleggia possa salire su veicolo e non fare più ritorno. Per questo motivo, i maggiori costruttori di automobili stanno ideando e testando degli strumenti che consentano di proteggere il veicolo ed evitare che possa essere rubato.

 

Smart Key Box Toyota

 

Toyota, ad esempio, è stata tra le prime a proporre una soluzione hi-tech in grado di mettere al sicuro l’auto. Tutto merito dello Smart Key Box, un dispositivo connesso che può essere montato su qualunque veicolo e automatizzare il processo di noleggio tra privati. Lo Smart Key Box, infatti, è dotato di vari sensori e connettività Bluetooth, che consente di prenotare, sbloccare e utilizzare il mezzo in tutta tranquillità. Tutto quello che si dovrà fare sarà avvicinarsi all’automobile, attivare il Bluetooth dello smartphone e attendere che il telefonino e lo Smart Key Box si scambino dati e informazioni necessarie per autorizzare l’apertura delle portiere. A questo punto l’utente potrà utilizzare il mezzo per tutto il tempo richiesto in fase di prenotazione.

La casa costruttrice giapponese, però, non è la sola a essersi interessata al noleggio auto tra privati. Mercedes è proprietaria di Car2Go, General Motor ha avviato il servizio negli Stati Uniti, mentre Ford e BMW hanno dato il là a dei progetti sperimentali rispettivamente a Londra (GoDrive) e Seattle (ReachNow). Allo stesso modo, Tesla ha annunciato di voler fare il proprio ingresso nel mercato del car sharing il prima possibile.