Un sistema di deep learning ha scandagliato miliardi di foto su Facebook. Ora è in grado di riconoscerne il contenuto e permette la ricerca nelle immagini

Si tratta di un sistema nato principalmente per consentire la fruizione della piattaforma da parte di persone con gravi problemi alla vista. È quello che ha dato vita al “Testo Automatico Alternativo”, che descrive tutto ciò che è contenuto nella foto e che Facebook è in grado di identificare. Come spiegò il team dedicato ai Social Good dell’azienda, viene spesa una particolare attenzione a non inserire descrizioni di oggetti e azioni che non siano perfettamente riconosciuti.

Parte di quell’esperienza è confluita nel nuovo strumento a disposizione di tutti gli utenti, che potranno inserire chiavi di ricerca come “pizza”, ma anche “maglietta arancione” o “cibo” per trovare le immagini corrispondenti.

L’aggiornamento è disponibile da oggi per gli utenti statunitensi, sia su app che sulla versione desktop, e si presume che venga rilasciata a breve anche negli altri paesi.