Fatturato a 78,4 miliardi di dollari e vendite in netto aumento. Il primo trimestre fiscale del 2017 allontana i timori di fine 2016

La flessione dell’ultimo trimestre 2016 può essere archiviata come un incidente di percorso? Il primo trimestre fiscale 2017 (Apple chiude i bilanci il 24 settembre) rappresenta una buona performance: 78,4 miliardi di fatturato (contro i 75,9 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente). Una trimestrale attesa dagli analisti per capire se Cupertino fosse sul viale del tramonto o se fosse in grado di riprendere a volare. Apple ha dimostrato che il mercato non è saturo.

La migliore sintesi possibile la offre Tim Cook: “siamo felici di annunciare che il risultato del trimestre natalizio ha generato il più alto fatturato trimestrale di sempre“. Vendite record per Mac, Apple Watch, servizi e – ça va sans dire – per gli iPhone, prodotto a cui Cupertino lega i propri successi (o insuccessi) finanziari. Sono stati venduti 78,3 milioni di smartphone durante il trimestre il che, in numeri economici, fa 54,4 miliardi di dollari di fatturato (+5% su base annua). I servizi fanno segnare il +18% e i Mac il +1%, spinti soprattutto dai MacBook Pro che avrebbero potuto dare risultati migliori se non ci fossero stati problemi con i fornitori.

Tim Cook ha poi proseguito sostenendo che Apple intende raddoppiare il fatturato dei servizi nei prossimi 4 anni ed è una frase che non può passare inosservata. Al netto dell’entusiasmo che può avere condizionato il Ceo a spingersi un po’ oltre, emerge quanto i servizi siano la nuova motrice dei big della tecnologia. Anche Microsoft e Google nutrono grandi aspettative in tutto ciò che può essere erogato via web.

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