Nasce come antifurto, ma se adeguatamente configurata permette di conoscere ogni singolo dettaglio del dispositivo
Un fidanzato geloso. Un genitore con qualche sospetto. Il capo che vuole esser certo di come ci si comporta a lavoro. In queste come in moltissime altre occasioni c’è qualcuno che ci conosce che avrebbe voglia di poterci spiare per seguire ogni nostro spostamento e conoscere esattamente ciò che facciamo. Anche per questo motivo vale la pena non lasciare mai il proprio smartphone incustodito: una distrazione di pochi minuti potrebbe costarvi parte della vostra privacy e della vostra riservatezza. Qualcuno, infatti, potrebbe approfittarne per installare qualche app che permette di spiare e localizzare un cellulare e seguirvi in ogni spostamento o accedere ad ogni conversazione senza avere la possibilità di accorgersene.
Un esempio di quanto potrebbe accadere è dato da Cerberus, applicazione nata come antifurto per smartphone Android ma che, se adeguatamente configurata, potrebbe anche permettere a qualche malintenzionato, di spiarvi e localizzarvi.
Cosa è Cerberus
Presente sul Google Play Store ormai da diverso tempo, Cerberus conta tra un milione e cinque milioni di download e decine di migliaia di recensioni positive. L’applicazione nasce con scopi di difesa: si tratta, infatti, di uno strumento che dovrebbe proteggere il dispositivo mobile da un eventuale furto e permettere, in qualche modo, all’utente di rientrare in possesso dello smartphone o del tablet sfruttando geolocalizzazione e altre funzionalità. Come accade con alcuni antivirus Android, infatti, Cerberus – che prende il nome dal cane mitologico a tre teste – agisce sempre in background e, in caso di necessità, può sfruttare alcune delle componenti hardware del device per permetterne la localizzazione e identificare chi ne è entrato in possesso. Si tratta, a leggere le recensioni, di una delle migliori applicazioni del settore, capace di localizzare un cellulare con una precisione di pochi metri.
C’è ma non si vede
Altra caratteristica molto importante di Cerberus è la sua sostanziale invisibilità. Dopo averla installata sul proprio dispositivo, infatti, l’utente può decidere di far sparire l’icona dell’applicazione dalla griglia del menu: un ignaro ladruncolo, quindi, può essere spiato e seguito senza che se ne accorga. Per attivare questa funzione è sufficiente accedere alla app, aprire il menu (l’icona delle tre linee orizzontali in alto a sinistra), scegliere il menu Configurazione principale e successivamente premere su Password. Qui, nella parte alta della schermata, è presente l’opzione “Nascondi dalla lista applicazioni”: selezionandola l’icona di Cerberus scomparirà dalla griglia delle app continuando a funzionare in background.
Controllo remoto
Cosa ancora più interessante, Cerberus può essere controllato a distanza da un qualunque computer dotato di connettività alla Rete. Sarà sufficiente collegarsi al portale dell’applicazione ed inserire il nome utente e la password scelti in fase di installazione dell’applicazione: si accede in questo modo a una schermata dominata in gran parte da una mappa digitale che permetterà di conoscere l’esatta posizione del dispositivo e una serie di comandi che daranno modo di controllare ogni singolo aspetto del dispositivo.
Si potrà ottenere la lista delle ultime chiamate fatte e degli ultimi SMS inviati e ricevuti (con tanto di testo), scattare delle foto con la fotocamera anteriore o posteriore, girare dei video, registrare audio e lanciare una delle app già presenti in memoria
App spia
Come visto Cerberus fa molto bene il suo lavoro, dimostrando di essere un ottimo antifurto per cellulari. Non solo: può essere anche un’app spia. Se vi state chiedendo come spiare un cellulare o come localizzare un cellulare la risposta è presto detta: sarà sufficiente collegarsi alla piattaforma web di Cerberus e utilizzare la lista comandi per vedere le chiamate effettuate e ricevute, leggere gli ultimi messaggi e addirittura seguire tutti gli spostamenti effettuati grazie al tracking GPS. Se qualcuno dovesse riuscire a installarla a vostra insaputa sul vostro smartphone, potrebbe controllare ogni vostra mossa.
Guai in vista
Bisogna fare molta attenzione, però, a non eccedere con i dubbi e i sospetti. Se Cerberus venisse utilizzata effettivamente come applicazione spia per tenere sotto controllo i movimenti di qualcuno, si infrangerebbe la legge sul diritto alla privacy. Su un caso analogo – anche se non del tutto simile – si è espressa anche la seconda sezione penale della Corte di Cassazione, che ha confermato la condanna per rapina ad un 34enne di Bari che aveva sottratto lo smartphone alla sua compagna per leggere i messaggi ricevuti da un altro uomo. Pur non trattandosi di un vero e proprio furto, Cerberus – se utilizzato per spiare un cellullare o per locallizzare un cellulare – va comunque a infrangere la legge che difende il diritto alla privacy.