Basta un dito messo sul banner sbagliato e ci si ritrova con il credito azzerato. Con alcuni trucchi è possibile evitare di attivare servizi indesiderati
Basta aprire un link abbreviato contenuto in un SMS o messaggio, oppure premere inavvertitamente sulla pubblicità di un portale web e la frittata è fatta. Ci si ritrova ad aver sottoscritto, senza essersene accorti nella stragrande maggioranza dei casi, abbonamenti non richiesti ai cosiddetti servizi a sovrapprezzo: si riceveranno SMS informativi, immagini divertenti e simpatiche o altri contenuti multimediali pagando, però, cifre piuttosto altre.
Attivazioni di questo genere rientrano, secondo il sentito comune, nel mondo delle truffe cellulari: senza che l’utente si renda conto di quello che è successo e senza averlo richiesto, si ritrova con abbonamenti non richiesti e indesiderati capaci di azzerare il credito (o far lievitare le bollette) nel giro di pochi giorni o poche settimane.
Fortunatamente è possibile difendersi dalle truffe cellulari: basta un pizzico di attenzione in più quando si naviga da smartphone e conoscere alcuni trucchi che consentono di non cadere nella rete dei truffatori.
Come evitare abbonamenti indesiderati
Diversi i modi per evitare di attivare servizi a sovrapprezzo e trovarsi improvvisamente senza credito residuo sul cellulare. Prima di tutto, bisogna fare molta attenzione quando si naviga da smartphone: nel caso in cui si prema con il dito su banner pubblicitari bisogna verificare che non si aprano finestre pop-up e, nel caso, richiuderle con cura evitando di premere su altri link o aree attive.
Per non attivare abbonamenti non richiesti, inoltre, non si deve mai rispondere a SMS ricevuti da mittenti sospetti, né rispondere a chiamate anomale (in caso di chiamate ripetute, è consigliabile creare una black list e bloccare numero di telefono del mittente): potrebbe trattarsi di un servizio di chiamata automatica pronto a riservarvi qualche brutta sorpresa. Di solito, SMS o chiamate di questo genere sono provenienti da particolari numeri che iniziano con il 4 (in particolar modo le decadi 44, 45, 46, 47, 48).
Esiste, però, un modo per bloccare alla radice qualunque tentativo di attivazione di servizi a sovrapprezzo: il barring SMS. Questa funzionalità impedisce ai gestori dei servizi a pagamento di attivare qualunque tipologia di abbonamento non desiderato: una barriera “tecnologica” di fatto impossibile da superare. Come attivare barring SMS? Nulla di più semplice: basta chiamare il servizio clienti del proprio operatore telefonico e richiederne l’attivazione. A seguito di una procedura vocale potrete dire addio una volta per tutte ai vari abbonamenti indesiderati.
Come disattivare abbonamenti non richiesti
Per capire se si sono attivati abbonamenti non richiesti, vale la pena monitorare il traffico residuo con costanza: nel caso in cui ci siano cali improvvisi e, soprattutto, inattesi, è probabile che si sia vittima di una delle tante truffe cellulare presenti online. In questo caso bisogna agire in fretta e disattivare abbonamenti non richiesti: così si riuscirà a minimizzare le perdite economiche e ci si potrà attivare per richiedere il rimborso all’operatore telefonico.
Il primo passo da compiere è verificare se nel messaggio di attivazione del servizio sia specificata anche la modalità di recesso. Nella gran parte dei casi, infatti, è sufficiente inviare un SMS di risposta con la sintassi “*Nome dell’abbonamento* STOP”, ma non sempre è possibile. Se il trucco del messaggio di risposta dovesse essere inefficace, si dovrà passare attraverso il gestore telefonico.
Alcuni operatori consentono agli utenti di verificare l’attivazione di servizi a sovrapprezzo e chiederne il recesso dal profilo personale accessibile da portale web o applicazione: sarà sufficiente navigare tra le varie sezioni per inserire il proprio numero nella black list ed evitare di attivare abbonamenti indesiderati. Per chiedere rimborso truffe cellulari, invece, si dovrà passare necessariamente dal servizio clienti: saranno gli operatori a esplicitare la procedura da seguire per avere indietro i propri soldi.