La storia di Microsoft dalla nascita al sistema operativo Windows, da Office all’avventura nel mondo consolo con Xbox.
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Le origini
La nascita di Microsoft è indissolubilmente legata alla storia dei due co-fondatori, William Henry “Bill” Gates III e Paul Gardner Allen che già nel 1973, hanno dato vita ad una propria società, la Traff-o-Data, per l’analisi dei dati sul traffico urbano.
I due futuri co-fondatori sono impegnati da tempo, sia singolarmente che congiuntamente, nello sviluppo di programmi, ma l’euforia si scatena all’inizio di dicembre del 1974 quando sulla prestigiosa rivista Popular Electronics fa bella mostra di sé il “primo microcomputer kit”, ovvero l’Altair 8800, realizzato dalla società MITS (Micro Instrumentation and Telemetry Systems). Va precisato che per prassi, Popular Electronics riportava nella testata la data del mese successivo a quello di pubblicazione.
Il sistema proposto da MITS è affascinate ma non dispone di un linguaggio di programmazione evoluto e per “programmarlo” è necessario intervenire fisicamente su appositi switch. Gates e Allen intuiscono di potersi ritagliare un ruolo nel settore a cui Ed Roberts, proprietario di MITS, sta dando un contributo fondamentale. I due amici propongono a Roberts un interprete Basic per l’Altair, ma non hanno a disposizione né un Altair (disponibile ufficialmente dagli inizi del dicembre 1974 ma difficilissimo da reperire) né un interprete Basic, neanche per altre piattaforme.
Ma la sfida non spaventa Gates ed Allen che si buttano a capofitto nell’impresa, assumendo Monte Davidoff per lo sviluppo di alcune routine di base. Il 2 gennaio del 1975 viene siglato l’accordo per poco più di 31.000$ e il 4 aprile, i due soci si trasferiscono ad Albuquerque (New Mexico), vicino alla sede della MITS, per continuare lo sviluppo del BASIC e realizzare un software che consenta di collegare un’unità disco all’Altair. Allen, parallelamente, viene assunto come direttore del software alla stessa MITS.
L’Altair Basic diventa largamente utilizzato dagli Hobbisti, soprattutto quelli dell’Homebrew Computer Club, ben noti a Gates, che, contestando l’alto prezzo d’acquisto (500$ in versione stand-alone e $75 se comprato con un Altair dotato di una interface board e 8K di memoria), non si fanno problemi a copiarlo illecitamente. Il futuro CEO di Microsoft va su tutte le furie e scrive una inattesa lettera aperta agli hobbisti del club, pubblicata sul bollettino ufficiale di febbraio del 1976, in cui non lesina di criticare aspramente la prassi.
Durante quasi tutto il biennio successivo, a legare Gates e Allen c’è un accordo di collaborazione e fiducia, anche se la volontà di fondare una propria società è già nell’aria, come dimostra la lettera del 29 novembre del 1975, scritta da Gates ad Allen, in cui viene utilizzato per la prima volta il termine “Micro-Soft“. Secondo il futuro CEO, il nome “Micro-Soft” rappresenta bene la loro Vision, coniugando due elementi fondamentali: MICROcomputer e SOFTware. La società viene registrata ufficialmente solo un anno dopo, il 26 novembre del 1976, come Microsoft, poco dopo che Allen rassegna le dimissioni dalla MITS.
Microsoft ha intenzione di creare nuove versioni del Microsoft Basic da vendere ai produttori storici che si stanno affacciando al business del personal computer, come General Electric, Citibank, NCR e i nuovi arrivati, come Commodore, Apple e Radio Shack che siglano velocemente un accordo di licenza per il linguaggio. In particolare, Microsoft incassa una tantum 21.000 dollari da Apple, per quello che diventerà l’Applesoft BASIC, non fiutando il grande potenziale di vendita dell’Apple II (più di un milione di macchine). Facendo un calcolo semplicissimo è come se la Microsoft avesse venduto ogni copia a 2 centesimi di dollaro!
Cominciano anche le prime campagne pubblicitarie, a partire da “The Legend of Micro-Kid”, mentre la società si trasferisce al One Park Central Tower in Albuquerque
Nel 1977 arriva il Microsoft FORTRAN, seguito nel 1978 dal Microsoft Cobol, entrami sviluppati per il sistema operativo CP/M che, nel giro di un biennio, diventa il sistema operativo di riferimento per micro/personal computer (Sirius, Zenith, Sharp, ecc.), trasformando, di conseguenza, Microsoft nella società leader nel settore dei linguaggi per microcomputer. Sempre nel 1977, Ed Roberts è costretto a vendere MITS alla PERTEC per gravi problemi economici, scatenando una battaglia giudiziaria in merito ai diritti di proprietà intellettuale del Basic dell’Altair, rivendicati dalla nuova proprietà. La questione, visto anche la scarsa giurisprudenza relativa, si protrae per diversi mesi, ma alla fine Gates ed Allen la spuntano, sostenendo e dimostrando che il Basic era stato dato solamente in concessione.
Alla fine del 1978, pronta a trasferirsi nella nuova sede a Bellevue (stato di Washington), Microsoft ha 13 dipendenti, due in più della storica foto di gruppo dello stesso anno, un ufficio vendite in Giappone (denominato ASCII MICROSOFT) e circa 1milione di dollari di fatturato.
Nel 1979 Microsoft ha un compilatore BASIC praticamente per qualsiasi microcomputer, ma non fatica ad intuire come il business legato al mondo dei personal computer sia ben più ampio. Gates e Allen danno così vita alla Consumer Products Division, pensata per la creazione e commercializzazione per prodotti destinati al settore consumer. Nonostante i titoli realizzati riscuotano un ampio successo, fra tutti Adventure e Olympic Decathlon, Microsoft ha anticipato troppo i tempi ed i numeri sono relativamente bassi, così come i profitti.
Nel frattempo arrivano i primi premi, come l'”ICP Million Dollar Award” che per la prima volta viene dato ad un prodotto per personal computer, e viene annunciato (giugno 1979) il compilatore BASIC per il nuovo i8086 a 16bit.
Il decennio si chiude con l’espansione Europa, stabilendo una nuova sede per la distribuzione in Belgio (per meglio supportare ICL, Phillips, R2E e svariati altri OEM), con un fatturato di oltre 2milioni di dollari e 28 dipendenti.
Gli anni ’80, i Sistemi Operativi e le Applicazioni Office
Il passaggio dagli anni ’70 agli anni ’80, vede una Microsoft leader nel mondo delle soluzioni per lo sviluppo di software per personal computer, in espansione ed attenda a differenziare le proprie attività. Così, nel 1980 arriva SoftCard, la prima soluzione hardware della società che, una volta installata nell’Apple II permette di far girare gran parte del software CP/M sul porta bandiera Apple. Nel frattempo, Steve Ballmer, collega ad Harvard di Gates, entra nell’azienda con il compito di organizzare l’area non tecnica della società.
La SoftCard è basata sullo Z80, processore prodotto dalla Zilog dell’italianissimo Federico Faggin, e per il quale Microsoft fornisce i linguaggi BASIC, FORTRAN e COBOL, spingendo le vendite della scheda ad oltre le 100.000 unità, un numero davvero impressionante per il periodo di riferimento.
Ma l’evento che cambierà per sempre la storia di Microsoft, e quella dell’informatica mondiale, si verifica a luglio del 1980 quando iniziano i primi contatti tra Gates ed IBM in relazione allo sviluppo di un sistema operativo per il nuovo IBM Personal Computer. Le due società collaborano già sul fronte Basic, e BigBlue la individua come partner per tamponare il mancato accordo con Digital Research per il porting del popolare CP/M sul suo nuovo calcolatore. Ad agosto dello stesso anno, viene firmato un contratto di “consulenza” per la realizzazione di un sistema operativo ad-hoc.
Gates promette a IBM lo sviluppo rapido di un sistema CP/M like ad un costo irrisorio per copia (circa 60$) al patto di mantenerne i diritti. Quest’ultimo punto si rileverà fondamentale per la strategia di Microsoft: fino ad allora il software era considerato un accessorio dell’hardware e nessuno si sognava di investire somme ingenti in tale settore, né tanto meno si immaginava un modello di business basato su di esso.
La vera questione, però, è che la Microsoft non ha alcun sistema operativo da offrire a Big Blue! Tocca ad Allen risolvere la situazione sfruttando il fatto di essere a conoscenza del lavoro datto dalla Seattle Computer e riuscendo a strappare un accordo di acquisizione per la licenza commerciale e relativa personalizzazione dell’86-DOS/Q-DOS (Quick-and-dirty DOS). Il costo concordato è di 10.000dollari una tantum e 15.000 per ogni OEM a cui il sistema sarebbe stato venduto. Microsoft è ben attenta a non far trapelare il nome di IBM e sorvolare sui dettagli di come il sistema verrà utilizzato.
Così il Big di Redmond si mette al lavoro sul sistema operativo e pianifica la road-map per l’introduzione dell’IBM Personal Computer DOS 1.0 (ovvero l’MS-DOS con revisione IBM), assumendo lo stesso Paterson che riesce, agevolmente, ad adattare il sistema in modo da funzionare sul modesto processore Intel i8088, scelto da IBM per la primissima versione del PC.
Dal canto suo, congiuntamente a Microsoft, IBM sottopone il sistema operativo ad un ampio programma di revisione qualitativa che porta alla luce circa 300bug e costringe i propri ingegneri a riscrivere parte dell’OS stesso, marchiando il PC-DOS con copyright congiunto IBM e Microsoft. A luglio del 1981, Microsoft acquista definitivamente i diritti del Q-DOS (per 75.000 dollari) ed il 12 agosto del 1981 nasce il PC-DOS 1.0. La versione OEM proposta da Microsoft con il nome di MS DOS, in 16 mesi verrà fornita ad oltre 50 produttori, ponendo le basi per un dominio assoluto. Parallelamente al DOS, Microsoft sviluppa XENIX OS, un sistema operativo Unix-like per microprocessori a 16bit, interattivo, multi-utente e multi-tasking.
Sempre nel 1981, Microsoft diventa Microsoft Inc., ovvero una società privata a tutti gli effetti, con Gates Presidente e CEO e Allen Vice Presidente Esecutivo, andando a chiudere l’anno finanziario con un fatturato di 16milioni di dollari e 128 dipendenti all’attivo. A soli due anni di distanza, Allen lascia, momentaneamente, ogni carica operativa in seguito alla diagnosi del linfoma di Hodgkin, mantenendo il posto nel consiglio di amministrazione e oltre il 10% delle azioni.
Con il nuovo assetto societario arriva anche il nuovo logo, lanciato ufficialmente al Fall/COMDEX del 1982, che accompagna il rilascio della prima versione di Flight Simulator, sviluppata in collaborazione con Bruce Artwick della Sublogic, capace di raggiungere 1milione di copie vendute in un solo anno.
Sempre nel 1982, Microsoft presenta la scheda RAMCard per PC IBM, con duplice funzionalità: fungere da espansione di memoria e, in coppia con RAMDrive, operare come un disco rigido virtuale che essendo in RAM vanta una velocità oltre 50volte maggiore (secondo quanto dichiarato da Redmond) di un disco fisico. Nel 1983 arriva SystemCard che combina in un’unica scheda ISA: espansione di memoria (64KB – 256KB), una porta parallela con relativo spooler di stampa, una porta seriale RS232 con relativo emulatore di terminale e un chip di calendar/clock real-time.
Ma Gates è ben conscio che un computer senza applicazioni resta un prodotto di nicchia, dedicato a pochi appassionati, così crea la divisione Application Software Group, affidandola a Charles Simonyi.
Nasce Multiplan (il primo foglio elettronico Microsoft), seguito da [MultiTools for] Word (1983) e, nel 1985, il prodotto più importante di sempre: Excel. La prima versione del nuovo foglio elettronico è progetta per Mac, cosa che non deve meravigliare se si pensa che il DOS (Windows non è altro che un’idea, un desiderio di Gates) non è troppo limitativo e che Microsoft ed Apple hanno stretto un rapporto diretto per lo sviluppo di software applicativo per il rivoluzionario sistema di Cupertino. L’accordo è vitale per la stessa Apple che non ha una specifica divisione di sviluppo, cosa che consentirà a Microsoft di avere un prototipo del Mac già nei primi anni della sua realizzazione.
La forte espansione di Microsoft, porta alla creazione di Microsoft Ltd. in Inghilterra, realizzando una visione globale di distribuzione del software che spinge il fatturato del 1983 a quasi 50milioni di dollari. La crescita è incredibile e Jon Shirley viene nominato presidente (carica che manterrà fino al 1990) su indicazione diretta di Gates che lo ha conosciuto durante il suo precedente ruolo di CEO presso Tandy, ammirandone e rispettandone le capacità di negoziazione.
Sulla spinta delle innovazioni, testate in anteprima, che il Mac porterà nel mondo dei personal computer, a maggio del 1983 arriva il Microsoft Mouse, un dispositivo a basso costo che porta “il puntatore” nel mondo PC/MS DOS e, nel futuro ambiente a finestre Interface Manager che viene contestualmente annunciato. L’anno successivo la proposta si arricchisce del Microsoft PCjr Booster with Mouse, ovvero una sorta di dock station di espansione per il disastroso PCjr di IBM.
Come detto, nel 1983 arriva la prima versione di Word e Microsoft sceglie un approccio originale per promuoverlo: gli abbonati di PC World trovano incluso nella rivista un floppy con una versione demo del programma. Si tratta anche, della prima volta nella storia delle pubblicazioni, che un magazine viene venduto con un floppy disk incluso.
Nel frattempo, nonostante si siano affacciati nuovi player che hanno stravolto il settore dei linguaggi di programmazione (Borland in primis con il suo Turbo Pascal a soli 49$, rispetto ad una media di costo intorno ai 500$), Microsoft continua a restarne leader e ad arricchire i linguaggi esistenti e sviluppare nuovi compilatori proprietari. Così il BASIC viene potenziato e diventa GW-BASIC e viene rilasciato il nuovo Microsoft C per gli utenti più esigenti e alla ricerca di soluzioni professionali.
A dicembre del 1983, Microsoft annuncia l’MSX-DOS, che, nonostante la parziale omonimia, non ha nulla a che fare con l’MS-DOS. Si tratta infatti di un sistema operativo a 8-bit per microcomputer che aderiscono alla standard MSX creato dalla compagnia giapponese ASCII in collaborazione con Microsoft e sotto la direzione di Kazuhiro “Kay” Nishi.
Nel 1984 il fatturato raddoppia, mentre i dipendenti sono ora circa 600. Francis J. Gaudette assume il ruolo di VP alla Finanza e all’Amministrazione, ponendo Microsoft nelle condizioni di continuare ad espandersi e, soprattutto, investire su nuovi progetti e su quelli in cantiere da tempo, primo tra tutti Interface Manager che, sotto la guida di Tandy Trower, il 20 novembre del 1985 si trasforma da vaporware a Windows.
Il nuovo ambiente a finestre è ancora acerbo e, soprattutto, non suscita l’interesse di IBM (a cui Microsoft è ancora fortemente legata), tanto che, prima della sua uscita, le due società siglano un accordo di collaborazione (Joint Development Agreement – JDA) per il nuovo CP/DOS, successivamente rinominato in OS/2. Da sottolineare che, insieme a Windows, Microsoft rilascia anche Mach 10 (1986) un kit di espansione per gli IBM PC e i PC XT del periodo basati su CPU 8088 a 4,77 MHz, che sono decisamente troppo lenti per la GUI di Redmond.
Non tutti i progetti e le iniziative vanno chiaramente nel verso giusto, basti pensare al ramo di sviluppo dedicato specificamente al Mac e denominato “MacEnhancer“, che avrebbe dovuto consentire la gestione di periferiche non Apple sul Macintosh, mai decollato.
Nonostante questi passi falsi, l’espansione è inarrestabile, e Microsoft apre sedi in Francia, Germania e Inghilterra, tutte specializzate nelle vendite sul mercato europeo, e sceglie l’Irlanda come Paese in cui istallare il primo stabilimento produttivo al di fuori degli Stati Uniti.
In patria, la società “prende casa” a Redmond (Seattle, inizi del 1986) in un campus nuovo di zecca e studiata per offrire un’esperienza unica ai propri dipendenti, legati alla filosofia “sit and think” di Gates. Tutto, infatti, è pensato per creare un ecosistema tranquillo e stimolante, con tanta luce e ambienti naturali, dove i dipendenti ed il management vestono in modo informale e sono premiati con generose stock options che, negli anni, trasformeranno centinaia di essi in milionari. Il rovescio della medaglia è che, a fronte di orari di lavoro molto intensi, gli stipendi non sono particolarmente elevati.
A marzo del 1986 la società viene quotata in borsa con un valore di 61milioni di dollari, ma dopo un anno le azioni (circa 2.5milioni) passano dal valore di 25$ a 85$, trasformando Bill Gates in un miliardario a soli 31 anni. Lato prodotto, il secondo quinquennio si apre con il nuovo Microsoft Works, una soluzione che integra un gestore di testi, un foglio di calcolo, un database, tool di comunicazione e funzionalità base di disegno. Arriva anche la sede in Messico, la prima in assoluto per una software house, portando il numero di impiegati a oltre 1400, di cui circa 280 al di fuori degli Stati Uniti.
L’anno successivo arriva il nuovo logo, ma soprattutto viene rilasciato Windows 2.0, decisamente più robusto e friendly, tanto da cominciare ad attirare l’attenzione di software house terze e degli utenti. Viene rilasciata anche la prima versione di OS/2, senza UI ma lanciata in pompa magna con il nuovo IBM PS/2. La GUI per il nuovo OS/2 arriva con la versione 1.10 (l’anno successivo, con il Presentation Manager, sviluppata a braccetto con il team di Windows 2.0, e Lan Manager (anche per DOS), un’estensione per la gestione professionale delle reti.
Sempre il 1987 è “l’anno del database” per la Casa di Redmond, con l’annuncio di MSQL Server, nato grazie ad un accordo con Sybase finalizzato a realizzare un RDBMS proprio per OS/2. Inoltre, Microsoft stringe un accordo con Ashton-Tate per rendere compatibile la propria soluzione con il leader di mercato dBase.
L’espansione è tale che, sotto la direzione di Mike Maples (ex IBM e nuovo VP dell’Application Software Division), Microsoft riorganizza le proprie attività in 5 business units: grafica, analisi, data access, office ed entry.
Ma grandi evoluzioni arrivano anche lato applicativo con la prima release ufficiale di Microsoft Office (1989) rilasciato per Mac e comprensiva di Word 4, Excel 2.20 e PowerPoint 2.01, frutto dell’acquisizione di Forethought. Il lavoro su Office non è però fine solo a stesso, ma l’esperienza maturata sulla User Experience condiziona anche lo sviluppo di Windows a cui è delegata la gestione degli elementi fondanti dell’interfaccia grafica. Di tutto il pacchetto la star resta sempre e comunque Excel che nel 1988 supera in vendite Lotus 1-2-3, con più di 500milioni di dollari di fatturato specifico. Nel frattempo arriva anche il primo prodotto su CD-ROM: si tratta di un primo abbozzo di enciclopedia multimediale denominata Bookshelf.
Durante il Comdex di Las Vegas del 1989, Gates annuncia che, a differenza di quanto fatto intendere da IBM, Microsoft continuerà lo sviluppo di OS/2 ma anche di Windows, causando la prima grande frizione con lo storico partner.
Il decennio si chiude con la creazione della Multimedia Division (giugno 1989), affidata al VP Min Yee, e dedicata allo sviluppo di soluzioni per il mercato multimediale e consumer. Parallelamente, Shirley rinuncia al suo ruolo di Presidente e Chief Operating Officer. Da un punto di vista finanziario, Microsoft è ormai la più grande software house del mondo, con oltre 4.000 dipendenti e un fatturato di circa 800milioni di dollari.
Gli anni ’90, la centralità di Windows
Gli anni ’90 si aprono all’insegna di più fronti con lo spostamento dal mondo OEM al mondo Consumer. Il primo atto ufficiale, però, è la nomina di Michael R. Hallman come nuovo Presidente e COO (2 aprile 1990), da evidenziare anche il ritorno di Paul Allen nella veste di Vice Presidente esecutivo. Sempre durante il 1990, viene effettua un’ulteriore operazione strategica nel mondo dei sistemi operativi: Microsoft acquisisce una quota minoritaria della The Santa Cruz Operation, detentrice dei diritti di Unix, cosa che si rivelerà cruciale per le dispute nel mondo Unix quasi due decenni dopo.
La società continua a rilasciare nuove versioni dei propri sistemi operativi e ambienti operativi, ma la svolta arriva con Windows 3.0 (22 maggio 1990) che in un solo anno conta più di 4 milioni di copie, raggiungendo 6 milioni il secondo e un totale di quasi 5.000 applicazioni commerciali ad esso dedicate.
Windows 3.0 è un ambiente decisamente user friendly e ad esso viene associato un logo che contraddistinguerà a lungo l’ambiente stesso e il software prodotto da terze parti per esso, accompagnato spesso dall’indicazione “Windows Ready”. Assieme allo sviluppo della nuova versione 3.0, la casa di Redmond aggiorna l’intera suite Office che nel 1991 supera, per valore di fatturato, quello dei sistemi operativi. Da evidenziare che, nel frattempo, il disastroso MS-DOS 4.01 arriva sul mercato Sovietico, portando le lingue ufficiali supportate a 13 lingue, tra cui l’arabo, il cinese, l’ebreo, il giapponese ed il coreano.
Windows diventa talmente radicato nella strategia Microsoft da diventare il motore trainante della nascente versione 5.0 dell’MS-DOS, che ha come obiettivo primario una più efficiente gestione della memoria e una maggiore stabilità generale.
Con la nuova windows-strategy, anche il mondo dello sviluppo assume un connotato diverso, e a maggio del 1991 arriva Visual Basic 1.0, presentato durante il Comdex/Windows World Trade Show in Atlanta, Georgia.
Gates e soci sembrano inarrestabili e Microsoft, ormai al 15esimo anno di attività, diventa la prima compagnia di software a superare costantemente il miliardo di dollari di fatturato annuale. Tra nuove versioni dei propri software di punta, come Excel 3.0 win/mac/os2, nuovi prodotti hardware come il Microsoft BallPoint Mouse e Works 2.0 multimedia e l’espansione nel mondo multimediale con l’acquisizione di oltre il 25% dell’editore inglese Dorling Kindersley. Le operazioni internazionali (quasi 3000 dipendenti) vengono completamente riorganizzate: l’Europa è divisa in 3 regioni di riferimento, 4 per il resto del mondo.
Nel 1992, Hallman lascia ogni ruolo operativo e, piuttosto che nominare un nuovo Presidente, viene creato un “Ufficio del Presidente“, capitanato da 3 vice presidenti esecutivi: Steve Ballmer, vendite e supporto, Frank Gavette, operazioni generali, e Mike Maples per i prodotti.
Ma il 1992 è un anno storico per Microsoft: arriva Windows 3.1 che diventa un successo senza precedenti, con 2 milioni di copie vendute in poco più di 2 mesi, decretando l’abbandono di OS/2, che resta in dote alla sola IBM, in favore del nascente Windows NT (1993), basato su un nuovo modello di sistema operativo, completamente a 32bit, ma con la User Interface del cugino storico. Lo stesso anno, il presidente USA George Bush premia Bill Gates con la “National Medal of Technology”, riconoscendogli di aver contribuito in modo sostanziale alla diffusione del personal computer. Ad ottobre, la Casa di Redmond presenta Windows per Workgroup 3.1, con funzioni di networking e la gestione dei gruppi di lavoro: spedire posta elettronica, schedulare appuntamenti collettivi, condividere file e stampanti, gestire calendari e lavorare insieme a progetti non è mai stato più semplice.
Oltre la naturale evoluzione delle applicazioni office, arriva anche il database Microsoft Access per Windows, una soluzione relazionale pensata per piccole applicazioni d’ufficio, assolutamente non comparabile a SQL Server che continua la propria strada in modo indipendente.
Il 1993 è l’anno della versione 6.0 dell’MS DOS, il primo realizzato completamente in modo indipendente da IBM, e di Encarta che, a differenza di Bookshelf, è la prima vera enciclopedia multimediale su CD-ROM, contenente collezioni di articoli, animazioni, immagini, suoni, illustrazioni, grafici e fotografie. Windows raggiunge 25 milioni di copie e viene affiancato dal nuovo Windows per Workgroup 3.11, ora in grado di supportare Novell NetWare e Windows NT.
Nel 1994, Microsoft conta oltre 15.000 dipendenti nel mondo e utili per quasi 5 miliardi di dollari, e l’anno successivo si aggiudica il prestigioso riconoscimento della rivista Fortune come “Compagnia più innovativa operante negli Stati Uniti” grazie al lancio di Windows 95 che distrugge ogni record di vendite con 1 milione di copie in 4 giorni e 7 in tre mesi. Lo stesso anno arriva anche il nuovo Office 95, che pone definitivamente la parola fine sulla guerra delle applicazioni di produttività, facendo presto dimenticare nomi storici come Lotus 1-2-3 e WordPerfect.
In occasione del 20esimo anniversario, il Microsoft Museum (1995) consente ai dipendenti di ripercorre le fasi della crescita della società focalizzandosi sulla sua cultura, sui prodotti, sulla presenza internazionale e ai contributi alla comunità, grazie ad una guida cronologica, video-chioschi e prodotti esposti. Dopo sette anni, Mike Maples annuncia il suo ritiro, mentre Gates pubblica “La strada che porta a domani” in cui parla della sua visione del futuro. Il mercato consumer, presente, come abbiamo visto, sin dalle origini della società, supera i 30 titoli, arricchendosi di importanti novità come Art Gallery, Dinosaurs e Cinemania, sotto l’emblema della divisione Microsoft Home.
In tutto questo universo di prodotti e successi, non può mancare qualche passo falso e tra questi non possiamo non annoverare Microsoft BOB che, nonostante l’ambizione di creare una UI con paradigma differente da quello del desktop basata sul concetto di “stanze” e “oggetti”, è un totale fallimento, tanto da meritarsi l’infelice etichetta di “peggior prodotto del decennio” da parte della prestigiosa rivista PC World Magazine.
Sempre nel 1995, con il Windows 95 Plus! Pack, arriva anche la prima versione di Internet Explorer, il browser destinato a diventare parte integrante di Windows, già con Windows 98, elemento che negli anni a seguire sarà causa di un forte scontro con l’antitrust USA ed Europea per abuso di posizione dominante. Ma la web strategy di Microsoft va ben oltre il solo browser, dando vita a The Microsoft Network, un provider di servizi web pensato per accompagnare gli utenti Windows nella nuova era di Internet. Inoltre finalizza una joint venture con la National Broadcasting Company per la creazione di MSNBC, canale che trasmette via cavo notizie 24 ore su 24, e un servizio interattivo di notizie on-line distribuito tramite MSN. Tra gli obiettivi affini anche quello di creare set-top box con a bordo Windows CE, il cugino “povero” dei sistemi operativi Windows pensato per il mondo dei sistemi embedded.
Ad onor del vero bisogna dire che Microsoft sottovaluta, inizialmente, l’importanza di Internet, dando spazio a società come Netscape e costringendosi ad una incessante rincorsa che durerà per tutta la seconda metà degli anni ‘90.
Nel 1997 Microsoft acquista Hotmail per 400milioni di dollari, trasformandola in MSN Hotmail.
La volontà di gestire sia i contenuti che i relativi strumenti di fruizione, viene declinata da molti competitor come “controllo” e anche il Dipartimento di Giustizia statunitense la pensa allo stesso modo, tanco che nel 1998 avvia diverse azioni contro la società di Gates, tra cui quelle per: l’utilizzo della posizione dominante nel mondo dei sistemi operativi per spingere all’uso di Internet Explorer e tagliare fuori società antagoniste come Netscape, e le pratiche relative ai nuovi media ritenute dannose per i consumatori. L’azione del dipartimento di giustizia, si somma a quelle individuali, come quella di Sun (1997) che rompe l’accordo sul “fronte Java“, sia in funzione del suo ambiente di sviluppo visuale Visual J++ (ultimo componete della famiglia delle “versioni” 6 degli ambienti di sviluppo di Redmond) per l’utilizzo improprio del suo sistema, sia per l’utilizzo di una versione “non standard” in Internet Explorer 4, citando la società di Gates.
Le sfide legali hanno un forte riscontro mediatico, ma non hanno ripercussioni sulla crescita societari: nel 1998 Microsoft ha un fatturato di 14miliardi di dollari che diventano quasi 20miliardi l’anno successivo (segnando quasi un +30%), con un utile netto pari a quasi 8miliardi, più o meno il 75% in più. Tutto ciò grazie al continuo rafforzamento dei principali prodotti di punta, a partire da Windows NT 4 (1996) che, con la famiglia dei prodotti BackOffice, è in grado di coprire tutte le esigenze del mercato, Windows 98, Office 97 per Windows e Office 98 per Mac, ma anche con l’investimento in nuovi settori, come il web editor FrontPage (derivato dall’acquisizione di Vermeer Technologies Inc) e la nuova tecnologia ActiveX per la creazione di contenuti attivi per internet e pc.
Fondamentale anche il nuovo accordo siglato tra Steve Jobs (da poco rientrato in Apple) e Bill Gates per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie tra Microsoft e Apple che ha un valore di investimento, da parte della Casa di Redmond di 150 milioni di dollari. L’accordo riguarda le future versioni di Microsoft Office, Internet Explorer e altri strumenti progettati per Macintosh. Internet Explorer sarà offerto insieme a Mac OS X.
Non bisogna dimenticare anche le evoluzioni della divisione dedicata allo sviluppo: oltre le prime versioni di Visual Studio (4.0 e 97), dopo la definitiva chiusura dell’accordo con Sybase, Microsoft decide di investire in maniera capillare sui sistemi di data management, assumendo diversi GURU del settore e pianificando una release rivoluzionaria chiamata Sphinx, alias SQL Server 7, che faccia dell’espandibilità la propria arma vincente e che verrà rilasciata nel 1998.
Nel 1998 inizia, inoltre il cammino della Xbox, la prima console da gioco targata Microsoft e basata sulla tecnologia DirectX alla base dello sviluppo dei giochi su Windows.
Ogni crescita impone cambiamenti e riorganizzazioni e Microsoft non fa differenza. Le divisioni vengono riorganizzate in: Desktop and Business Systems Division, Internet Platform and Tools Division e Consumer Platforms Division. Altro grande cambiamento riguarda l’Ufficio di Presidenza che viene sostituto da un Comitato Esecutivo in cui trovano posto: Jim Allchin, Steve Ballmer, Bill Gates, Bob Herbold, Pete Higgins, Paul Maritz, Nathan Myhrvold, Jeff Raikes e Brad Silverberg.
Gli anni 2000, differenziazione
Il nuovo millennio si apre per Microsoft con una serie di acquisizioni ed investimenti: nel 2000 acquisisce Visio Corporation per 1.3 miliardi (la più grande acquisizione della sua storia) e la tecnologia dietro a Visio. Lo stesso anno la società investe circa 135 milioni di dollari in Corel e 56 milioni in Intertainer Inc, provider di video-on-demand service.
Ma il 2000 è anche l’anno delle grandi trasformazioni nell’assetto dirigenziale: Paul Allen lascia definitivamente tutti gli incarichi per dedicarsi a nuovi progetti, vendendo un cospicuo pacchetto di azioni, ma mantenendone circa l’8%. Bill Gates lascia il ruolo di CEO, scegliendo Steve Ballmer come suo successore, e assume la carica di Chief Software Architect. Inoltre l’azienda incrementa il numero di dipendenti di quasi 9.000 unità (40.000 circa in totali) e, per la prima volta, va incontro ad una riduzione dell’utile netto di circa il 22% (2001), per una cifra che si assesta sui 7,35 miliardi di dollari, nonostante un fatturato in aumento del 10%.
Sul fronte prodotti è Windows 2000 (febbraio 2000, senza più il suffisso NT) a segnare il nuovo corso dei sistemi operativi targati Redmond, seguito a giugno da Windows ME, ultimo erede di Windows 95, anche se il vero protagonista del decennio è Windows XP (eXPerience, 2001), che va ad unificare i vari rami Windows e ne segna un nuovo corso. In realtà, da un punto di vista tecnologico, si tratta di un Windows 2000 ritoccato e più generoso con le vecchie configurazioni hardware. Il lancio del nuovo gioiello di Gates e soci è accompagnato da una campagna pubblicitaria di quasi 250 milioni di dollari.
Ma il nuovo millennio non è solo all’insegna dei sistemi operativi, anzi. Parallelamente a Windows, arrivano Office 2000 ed Office XP, mentre sul fronte sviluppo, Microsoft lancia il nuovo .NET Framework e Visual Studio.Net, preceduto da SQL Server 2000, trasformando completamente l’approccio allo sviluppo per milioni di developer in tutto il mondo.
Il 2001 è anche l’anno del lancio ufficiale della prima Xbox (14 novembre), capitanato da Gates presso la filiale di Toys ‘R’ Us di Time Square (New York), seguito l’anno successivo dal lancio del servizio Xbox Live.
Nel 2002, Microsoft acquista Navision A/S, leader nelle soluzioni di gestione integrata per le PMI, andando a creare la Microsoft Business Solutions Navision e completando l’offerta per il settore di riferimento con la speciale versione di Office, denominata Small Business Edition.
Lo stesso anno si chiude definitivamente lo scontro con la giustizia statunitense che, a fronte di un comportamento più etico che favorisca pari opportunità ai vari player di mercato e un accordo extragiudiziario per un importo di 1.1 miliardi di dollari, evita lo “spezzatino”, ovvero l’obbligo di smembrare la società in “””mini” software house focalizzate su specifici settori.
Ma il fronte legale è ancora turbolento, ed ecco arrivare una nuova azione giudiziaria intentata da AOL Time Warner, con l’accusa di aver distrutto il browser Netscape (ex leader di mercato, acquistato da AOL nel 1999) violando le leggi antitrust tramite una “forma di promozione illegale”. E come se non bastasse il 20 gennaio 2003 un tribunale federale USA stabilisce, come risoluzione della causa avviata da Sun nel 1997, che Microsoft dovrà includere nel suo sistema operativo il linguaggio di programmazione Java prodotto dalla rivale Sun Microsystems. In realtà tale risoluzione diventerà di per sé obsoleta per motivi puramente tecnologici.
Nonostante tutte queste azioni giudiziarie il fatturato cresce ancora, raggiungendo i 28miliardi di dollari e l’utile aumenta del 6%, con un ulteriore balzo del 10% nel 2003 che lo porta a 10miliardi.
Il balzo del 2003 è dovuto al lancio del nuovo Windows Server 2003, sistema che cambia completamente il posizionamento della casa di Redmond in ambito server, grazie alle nuove funzionalità di rete, di sicurezza e al nuovo Web Server IIS.
L’anno precedente, però, la società di Redmond lancia una nuova categoria di dispositivi: il tablet, convinta che entro 5 anni rappresenteranno la maggioranza delle vendite nel settore informatico ed investendo oltre 400 milioni di dollari nella nuova piattaforma. Molto lungimirante ma, decisamente, troppo in anticipo.
Nel 2004 la società fondata da Gates ed Allen conta ormai 56.000 dipendenti, ha un fatturato di quasi 40miliardi di dollari e continua ad espandersi (spesso tramite acquisizioni ed incorporazioni), come il settore dei middleware di integrazione con BizTalk Server 2004. Sempre il 2004, ad aprile, l’Unione Europea apre una procedura contro Microsoft per abuso di posizione dominante, in particolare per la presenza in bundle del lettore multimediale Windows Media Player, cosa che porterà la società ad una multa di ben 497milioni di euro, la più grande mai inflitta in Europa.
Nel 2005 gli strumenti di sviluppo vengono completamente rinnovati, con le versioni 2005 di Visual Studio, SQL Server e il .Net Framework 2.0, mentre a novembre arriva la Xbox 360 (annunciata a maggio).
Il 2007, dopo ben sei anni, Microsoft lancia Windows Vista, nei piani una rivoluzione a 360gradi, nella pratica un vero disastro, dovuto a diversi problemi di compatibilità con l’hardware esistente e ad una estrema lentezza, soprattutto nell’interazione con la nuova interfaccia grafica.
Lo stesso anno, la società presenta un innovativo sistema di gestione dei contenuti, denominato Surface e rappresentato da una sorta di tavolo multimediale con uno schermo da ben 30″ in grado di gestire la propria raccolta multimediale e, visualizzare, ad esempio, le foto dalle fotocamere digitali compatibili semplicemente appoggiandole su di esso. Nasce così uno de brand che nell’imminente futuro andranno a caratterizzare il nuovo corso della società.
Il nuovo Windows è accompagnato da Office 2007 per Windows, una edizione che stravolge completamente la User Experience della suite con l’introduzione dei menu Ribbbon – based.
Il 2008 arriva anche Office 2008 per Mac, importante aggiornamento per il mondo Apple ma senza le nuove Ribbon. Il punto dolente è che Vista, nonostante i tentativi di rimediare velocemente ai problemi, con aggiornamenti e service pack, è ormai considerato un passo falso e Microsoft nel 2009 lancia Windows 7, destinato a diventare il nuovo punto di riferimento per i sistemi operativi made in Redmond.
A maggio del 2009 viene presentato anche il nuovo motore di ricerca Bing! alla All Things Digital conference di San Diego. Il motore di ricerca sarà liberamente utilizzabile dal mese successivo.
Nel frattempo è iniziata la fase di sperimentazione del pacchetto di servizi che sarà la base di Windows Azure Platform, ovvero la soluzione IaaS (infrastructure as a Service) e PaaS (Platform as a Service), mentre Windows Live SkyDrive diventa pubblico. Nel 2009 viene lanciato SQL Azure e vengono resi noti i costi e i livelli di affidabilità di Azure previsti per l’imminente lancio commerciale.
Il primo decennio del nuovo millennio si chiude con circa 93 mila e ricavi che ammontano a 58 miliardi di dollari.
Gli anni ‘010, le nuove sfide
Gli anni ‘010 si aprono, per la società fondata da Gates ed Allen, in chiave mobile: il 15 febbraio 2010 Microsoft lancia Windows Phone 7, erede di Windows Mobile, e nuovo sistema operativo pensato espressamente per gli smartphone nel tentativo di recuperare l’enorme terreno perso nei confronti di Apple e Google. Con il novo sistema operativo mobile, incentrato sulla user experience tile-based, si strutturano anche lo Store di App made in Redmond.
Sempre nel 2010, la Casa di Redmond sigla un accordo con Yahoo!, rendendo Bing! la sua piattaforma di ricerca. L’accordo viene esteso a novembre 2011 per il settore advertising, creando un “triumvirato” con AOL, finalizzato, chiaramente, a riconquistare quote di mercato rispetto a Google. Arriva anche il lancio commerciale di Azure, che riceverà costantemente aggiornamenti mirati a trasformarlo nella principale soluzione PaaS esistente.
Lo stesso anno viene presentato Office 2010 per Windows, un riferimento della versione precedente con l’estensione delle Ribbon Bar a tutte le applicazioni. Arrivano anche le edizioni “starter” con funzionalità estremamente limitate e con la pubblicità embedded.
A distanza di pochi messi viene rilasciato anche Microsoft Office 2011 per Mac, con interfaccia Ribbon, e la prima soluzione Office Cloud, denominata Office 365.
Un evento, però, caratterizza il 2011 più di ogni altro: l’acquisizione di Skype, per un affare di 8,5 miliardi di dollari, che trasforma Microsoft nel leader di settore. Viene, inoltre, avviato un piano di azione per entrare direttamente nel mondo della produzione di contenuti per tv via Internet, veicolati tramite Xbox Live. A proposito della console di casa Microsoft, a rubare la scena è il nuovo e rivoluzionario Kinect, che consente di immergersi completamente in una nuova esperienza di gioco, controllando le azioni con il proprio corpo e non più con un controller da tenere in mano.
Ormai la società è in rapida evoluzione, rifocalizzando il suo business da quello tipico di una software house a quello di “services and devices”. Il nuovo corso inizia con l’ambizioso progetto di rendere Windows multi device, partendo con il nuovo Windows 8 che viene rilasciato ad ottobre del 2012, anticipato, per la prima volta dalla versione parallela per ambienti server, Windows Server 2012.
Il nuovo sistema operativo contempla le nuove App Modern UI, sfruttando le tile introdotte con Windows Phone e creando uno specifico Store. In realtà la soluzione è un po’ confusionaria e gli utenti non sono del tutto convinti, anzi, molti preferiscono restare legati a Windows 7 anche perché fortemente disorientati dalla rimozione del pulsante Start. Sempre a settembre del 2012, vengono rilasciati il .NET Framework 4.5, Visual Studio 2012 e Team Foundation Server 2012. A marzo, invece, è stato già rilasciato SQL Server 2012.
Ma il 2012 è caratterizzato dal lancio del Surface, il primo tablet interamente prodotto dal colosso di Redmond, con il primo esemplare basato su soluzione ARM e Windows 8 RT.
Per evitare omonime, il Surface originale del 2007 viene rinominato in PixelSense. L’anno si chiude con l’importantissimo lancio di Windows Phone 8, forte evoluzione della precedente release, e la presentazione ufficiale del nuovo logo Microsoft: dopo ben 25 anni lo storico logo viene sostituito con una nuova soluzione composta da un piccolo quadrato, suddiviso in quattro quadratini ognuno di un colore diverso, accompagnato dalla solita scritta Microsoft.
Il nuovo anno si apre con il nuovo Surface Pro, basato su Windows 8 Pro, e il nuovo Office 2013, la prima a contemplare anche l’edizione RT per la specifica edizione di Windows per ARM. Sempre in chiave Office, arriva anche la svolta Cloud per gli utenti finali: Office 365 Home Premium e Office 365 University.
Per la società il 2013 è un anno di grandi cambiamenti organizzativi: ad agosto, Steve Ballmer annuncia che entro 12 mesi lascerà la carica di amministratore delegato, scelta sofferta ma necessaria per completare l’azione di rinnovamento tanto perseguita dalla società di Redmond. Il compito di individuare il nuovo CEO viene affidato a comitato speciale guidato da Bill Gates, che dopo quasi 13 torna brevemente a tenere le redini della società, e di cui fanno parte John Thompson, ex CEO di Symantec, Chuck Noski, ex direttore finanziario di Bank of America, e Steve Luczo, CEO di Seagate.
Il 18 ottobre del 2013 viene rilasciato Windows 8.1, tentando di riallineare la User Experience con quelle che sono le reali richieste degli utenti.
La ricerca del nuovo CEO termina il 4 febbraio del 2014 con il tanto atteso annuncio: Satya Nadella, da 22 anni in Microsoft e alla guida della divisione Cloud, è il terzo CEO della società. Ma le novità non finiscono qui: Gates si dimette dalla carica di Presidente per diventare consulente tecnologico del nuovo amministratore delegato. A succedere Gates nel ruolo di presidente è invece John Thompson.
In tutti questi cambiamenti, una cosa è certa: il mondo mobile è ormai il centro della nuova Microsoft, tanto che a metà del 2013 vengono rilasciate le edizioni per iOS e Android di Office 2013. Ma è a settembre 2013 che arriva la svolta, con la più grande acquisizione di sempre in ambito hardware: a settembre del 2013, infatti, formalizza l’offerta di acquisizione della divisione Devices & Services di Nokia, per circa 5.5 miliardi di dollari, finalizzandola definitivamente ad aprile dell’anno successivo, già sotto la guida di Nadella. E sempre nel 2013, ma a novembre, arriva la terza generazione di Xbox, Xbox One con Kinect 2.
Ad agosto del 2014, Ballmer lascia definitivamente Microsoft rinunciando al proprio posto nel consiglio di amministrazione per dedicarsi a nuovi progetti personali, mentre sotto la guida di Nadella, Microsoft delinea la nuova strategia di rinnovamento tutta incentrata su Mobile e Cloud, strategia in cui Windows diventa non è più un “semplice” sistema operativo ma una piattaforma operativa basata sul nuovo Windows 10, multi device che unifica tutte le “famiglie Windows” esistenti. Tra le varie novità, oltre alla reintroduzione del pulsante Start, anche l’integrazione con l’assistente vocale Cortana e il nuovo browser Microsoft Edge.
Come di consueto, al nuovo Windows si affianca la nuova versione di Office, Office 2016 per Windows e, contestualmente, arriva anche Office 2016 per Mac. Tutto ciò dopo aver reso gratuite le versioni base, per iOS ed Android a fine 2014.
Si completa così la trasformazione che porta il colosso di Redmond ad abbracciare la nuova vision voluta da Nadella, “productivity and platforms focused“, che segue quella di Ballmer che aveva trasformato Microsoft in una device e services company. Oltre a Windows 10, spiccano le edizioni 2015 delle piattaforme di sviluppo, al centro di quella che viene definita la svolta open source di Microsoft.
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