La frammentazione è uno dei ‘mali assoluti’ che attanaglia milioni e milioni di computer in tutto il mondo. Scopriamo come arginarla

 

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Il computer è lento, si accende a fatica e il più delle volte si blocca. E solo con molta, molta pazienza (e anche un pizzico di fortuna, che non guasta mai) riesci a farlo funzionare nuovamente. A volte, però, può succedere che il computer crashi o si blocchi senza soluzione di continuità. E allora l’unica cosa che resta da fare è riavviarlo, sperando che non accada di nuovo a breve. Chissà quante volte ti sarà capitato un problema del genere e quante volte avrai pensato a quale potrebbe essere la soluzione definitiva a questo problema. Probabilmente, la causa è la frammentazione eccessiva del tuo (o dei tuoi) hard disk. E la soluzione, purtroppo temporanea e non definitiva, è la deframmentazione del disco. Grazie alla deframmentazione, renderai più veloce il tuo computer. Tentiamo di capire perché.

La frammentazione riguarda gli hard disk e le modalità con cui i dati vi vengono allocati. Il salvataggio dei dati sul disco rigido del computer, infatti, non avviene in maniera lineare e continuativa, ma i dati vanno ad occupare lo spazio libero più grande li possa contenere. Potrebbe, quindi, accadere che lo stesso file, se troppo grande, venga spacchettato in pezzi diversi e allocato in sezioni differenti dell’hard disk, magari molto distanti l’una dall’altra. A lungo andare, questo sistema di allocazione file può creare rallentamenti nel funzionamento del pc poiché, per leggere e scrivere pezzi dello stesso file o file dello stesso programma, la testina deve fare avanti e indietro, su e giù tra i vari dischi che compongono l’hard disk.

Per questo, di tanto in tanto, si rende necessaria l’operazione di deframmentazione. L’hard disk viene esaminato in lungo e in largo e i vari file vengono dapprima ricostruiti “virtualmente” e successivamente ricostruiti fisicamente sull’hard disk. In questo modo, i tempi di accesso ai vari file diminuiranno e il vostro pc tornerà a girare a tutta velocità. Certo, non aspettatevi miracoli, ma per almeno un mesetto sarete a posto.

 

La finestra dell’Utility di deframmentazione di Windows 7

 

Ma come è possibile effettuare la deframmentazione del disco? Niente di più semplice. Anche perché, a partire da Windows Vista, Microsoft ha pensato bene di renderla automatica. L’utility di deframmentazione, infatti, è stata potenziata e ora è anche possibile pianificare la deframmentazione del proprio disco a cadenze regolari. Di default è impostata alle 01:00 di ogni mercoledì, ma potrai cambiare ora e giorno a tuo piacimento. È possibile, inoltre, avviare la deframmentazione manualmente, nel caso vorrai essere sicuro che i file sul tuo disco rigido siano perfettamente in ordine. Per accedere all’utility devi cliccare sul pulsante Start, poi cliccare su “Tutti i programmi”, “Accessori”, “Utility di Sistema” e lì troverai l’utility per la deframmentazione. Se poi non vi fidate delle utility che Microsoft vi mette a disposizione, potete sempre scegliere un programma realizzato da sviluppatori terzi. Qui troverete una lista.

Anche i sistemi Mac e Linux sono affetti dal problema della frammentazione dei file, ma non sempre è necessario effettuare la deframmentazione. Il video che trovi di seguito, anche se un po’ datato, ti spiega per filo e per segno perché i sistemi Mac non necessitano di questa operazione.

 

 

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