Avere uno smartphone tra le mani quando si guida è pericoloso. Se utilizzato con giudizio, però, il telefonino può essere un ottimo compagno di strada

Sono tra le maggiori cause di distrazione al volante e, dunque, di incidenti stradali. Però, stranamente, non riusciamo proprio a staccarci dagli smartphone anche se siamo alla guida della nostra automobile. Un atteggiamento patologico, per alcuni versi: pur consci dei pericoli che si corrono, gli automobilisti continuano a rispondere a SMS e messaggi su WhatsApp e Messenger, ad aggiornare i loro profili social e i più “arditi” (o incoscienti, a seconda dei punti di vista) addirittura a scattare foto e filmare le loro imprese al volante.

Più che logico, dunque, che i legislatori siano intervenuti e abbiano proibito l’utilizzo di smartphone e cellulari vari mentre si è alla guida. Negli Stati Uniti, addirittura, l’ente che può essere paragonato alla nostra Motorizzazione Civile vuole chiedere ai produttori smartphone di introdurre una modalità guida che, analogamente alla modalità aereo, disabiliti la gran parte delle funzionalità dei dispositivi mobili.

Bisogna dire, però, che in alcune occasioni gli smartphone possono tornare molto utili a chi guida (a patto di utilizzare l’adeguato supporto smartphone per auto). Grazie ai loro sensori e alle varie app presenti su App Store e Google Play Store, infatti, possono trasformarsi in una sorta di “coltellino svizzero” della guida utile nelle occasioni più disparate. Si cerca un distributore? C’è un’app per quello, con tanto di prezzi benzina indicati. Si hanno problemi con il motore o le spie del cruscotto? C’è un’app anche per quello. Non ci si ricorda (o, semplicemente, non ci conosce) la strada per arrivare a destinazione? C’è solo l’imbarazzo della scelta di navigatori per piattaforma mobile tra i quali scegliere. Vediamo insieme come il telefonino può tornare utile (in maniera sicura!) mentre siamo alla guida.

Navigatore satellitare

In attesa che Google, Tesla e Apple portino a termine i progetti di sviluppo delle auto a guida autonoma, gli utenti dovranno continuare a prendere tra le mani il volante e seguire la strada per giungere la destinazione.

Sempre a patto che si conosca a memoria la strada. Altrimenti ci si potrà affidare a uno dei tanti navigatori smartphone presenti su App Store e Google Play Store per ritrovare la strada ogni volta che ci si perde.

Google Maps è la più utilizzata e conosciuta; Apple Maps stanno guadagnando seguaci, soprattutto tra i possessori di iPhone; Waze, invece, rappresenta un po’ un discorso a sé stante. A metà strada tra un navigatore satellitare e un social network, questo servizio (sempre di proprietà di Google) si affida alla collaborazione degli utenti – il crowdsourcing – per offrire informazioni sempre aggiornate sulle condizioni del traffico, eventuali incidenti, ingorghi e presenza di autovelox. Con le ultime versioni, poi, gli sviluppatori di Big G hanno aggiunto anche informazioni sui limiti di velocità: una notifica sonora avviserà nel caso in cui si stia andando troppo veloci rispetto al limite della strada, con una percentuale di scarto impostata manualmente dallo stesso guidatore.

Il copilota

assistente stadale

Diverse case sviluppatrici hanno realizzato applicazioni che svolgono, in tutto e per tutto, il ruolo di copilota. Assistente stradale, ad esempio, sfrutta i sensori dello smartphone per rilevare eventuali incidenti e mettersi così in contatto con i soccorsi inviando un messaggio preregistrato e le coordinate GPS così da essere rintracciati in pochi istanti. Inoltre, sarà possibile usufruire di sconti presso le carrozzerie convenzionate e, in caso di assenza di colpa, offre un’auto sostitutiva gratis. Se le indicazioni stradali non dovessero essere abbastanza, si può pensare di installare sul proprio dispositivo mobile iCoyote che, oltre alle indicazioni stradali, segnala autovelox, tutor, semafori con telecamere e zone a traffico limitato (alcune funzionalità, però, sono accessibili solo agli utenti a pagamento). Se si è sempre in viaggio e si vuole approfittarne per esplorare e scoprire i gusti delle varie regioni italiane, sullo smartphone non potrà mancare FuoriCasello (disponibile su App Store e Google Play Store), raccolta dei migliori ristoranti e delle migliori trattorie d’Italia che si trovano a pochi chilometri dai caselli autostradali.

App per la benzina

Grazie allo smartphone, inoltre, è possibile anche monitorare i prezzi benzina, i consumi della propria auto e riuscire così a risparmiare denaro e guidare con maggiore accortezza. C’è, ad esempio, Fuelio (disponibile solo su Android) che permette di annotare tutti i rifornimenti di benzina che si fanno, con tanto di chilometraggio e prezzo così da conoscere i consumi medi della propria auto e tenere sempre sotto controllo i prezzi benzina. Se, invece si è alla ricerca della mappa distributori carburanti ci si può affidare a Prezzi Benzina, applicazione per dispositivi iOS, Android e accessibile anche tramite portale web. Grazie all’app si avrà accesso a una mappa con tutti i distributori d’Italia, con tanto di prezzi del carburante aggiornati quotidianamente su indicazione dei gestori stessi.

Le piattaforme integrate per la guida

Ci sono poi i casi delle piattaforme integrate, che offrono ai guidatori più servizi in un’unica app. La più celebre è Android Auto, recentemente rilasciata come applicazione stand alone dalla casa di Mountain View. Grazie all’interfaccia grafica semplificata, l’utente potrà avere a disposizione navigatore satellitare, player audio e app di messaggistica varie. Il tutto controllabile grazie ai comandi vocali di Google Now, l’assistente personale Android attivabile con un semplice “Ok Google”.

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