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Tutti conosciamo cosa sia e, almeno una volta, abbiamo visitato il sito di eBay. Ma pochi conoscono la storia del sito web di aste più famoso al mondo

Galeotte furono le Pez. Leggenda narra che tutto iniziò dalla ricerca dei contenitori in plastica di queste caramelle dure. Correvano gli anni ’90, gli statunitensi sono preda della Pez-mania e i blister che le contengono sono diventati pezzi da collezione. Pamela Kerr, che da qualche mese si era trasferita a San Francisco per seguire il suo compagno di vita Pierre Omidyar, non riesciva a trovare, nell’intera metropoli californiana, altri collezionisti ed era piuttosto affranta. Omidyar, programmatore informatico di successo, decise allora di realizzare un piccolo sito web di aste virtuali, dove la sua compagna potesse trovare altre persone con cui scambiare i doppioni della sua collezione.

Pierre Omidyar, founder di eBay

Nasce così, tra la primavera e l’estate del 1995, AuctionWeb, tra i primi siti di aste a comparire online e base di partenza per il sito di aste e annunci che oggi è conosciuto come eBay. Lo stesso Omidyar ha più volte smentito la storia appena raccontata – il primo oggetto venduto su AuctionWeb è stato un puntatore laser non più funzionante, acquistato per circa 15 dollari – ma resta comunque un aneddoto simpatico e, per l’appunto, leggendario.

Ebola

I primi mesi di vita di AuctionWeb sono contraddistinti da una convivenza forzata piuttosto singolare. Il sito viene infatti ospitato (come se fosse una sezione) nel portale personale di Omidyar, dove il giovane informatico di origine iraniana parlava di Ebola. Un convivenza, comunque, che non durò più di qualche mese: il provider avvisò Omidyar della necessità di passare ad un server di tipo professionale, a causa dell’alto traffico generato dal sito.

AuctionWeb, da semplice passatempo, diventò per l’informatico iraniano trapiantato sulla costa Est degli USA l’attività lavorativa principale. Il 1996 vide l’assunzione del primo dipendente di quella che nel frattempo era divenuta eBay (crasi di Echo Bay): Omidyar ha bisogno di qualcuno che lo affianchi nel controllo economico della struttura, tante erano diventate le inserzioni sul sito d’aste.

La crescita

Qualche mese dopo il team si arricchisce dell’esperienza di Jeffrey Skoll, chiamato ad occuparsi dell’aspetto gestionale della società. Nel frattempo il piccolo sito di aste online – che tanto piccolo più non era – cresce a ritmi impressionanti: a 18 mesi dalla creazione aveva già ospitato 2 milioni di inserzioni e ricevuto finanziamenti per circa 7 milioni di dollari.

Meg Whitman

Nel 1998 si rese necessaria l’assunzione di un CEO esperto, che sapesse traghettare eBay fuori dalle acque rassicuranti della Baia (altro nome con cui è conosciuta San Francisco) e proiettarla nell’Oceano informatico mondiale. A ricoprire questo difficile compito venne chiamata Meg Whitman, con un passato alla Procter & Gamble, Walt Disney e Hasbro. All’arrivo del nuovo CEO, eBay contava mezzo milione di utenti registrati, 30 dipendenti e un fatturato di quasi 5 milioni di dollari.

La quotazione in borsa

A pochi mesi dal suo arrivo, la Whitman si trovò tra le mani una bella gatta da pelare. La società stava per essere quotata a Wall Street e il sito web, nonostante i milioni di utenti che lo utilizzavano ogni mese, era tutto tranne che perfetto (nel primo giorno di lavoro del nuovo CEO, il sito fu irraggiungibile per 8 ore consecutive).

Homepage di eBay

La Whitman diede il là ad una profonda riorganizzazione societaria, che portò all’individuazione di 23 macro-categorie “merceologiche” e 35.000 sottocategorie. Il sito venne completamente rifatto e, al momento dello sbarco in Borsa, Omidyar e Skoll divennero immediatamente miliardari.

Campagna acquisti

Passato questo primo ostacolo, Meg Whitman diede il via ad una lunga campagna acquisti che portò ad allargare il portafogli societario. Nel 2002 entrarono a far parte della “sfera d’influenza” di eBay sia iBazar (sito d’aste online nato in Europa nel 1998) che PayPal, sistema di pagamenti informatici molto utilizzato dagli utenti della Baia digitale. Il primo venne “fagocitato” dal sito di eBay, il secondo divenne il metodo di pagamento predefinito per tutte le transazioni. Nel 2005, invece, è il turno di Skype, piattaforma VoIP acquistata per circa 2,5 miliardi di dollari.

Il resto è storia

La cura-Whitman diede i suoi frutti sia a breve sia a medio-lungo termine. Nel 2008, quando cedette il testimone di CEO a John Danahoe, eBay contava oltre 15 mila dipendenti sparsi in tutto il mondo e un fatturato di quasi 8 miliardi di dollari (contro i circa 5 milioni di quando iniziò la sua avventura nella società). Oggi eBay è una delle aziende hi-tech più solide del panorama mondiale, con un fatturato di oltre 12 miliardi di dollari e utili per oltre 2 miliardi.

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