Nella gran parte dei casi, un segnale Wi-Fi debole o disturbato è causato da un errato posizionamento del router. Ecco come trovare quello perfetto.
Per quanto si cerchi di amplificarlo, depurarlo con il Quality of Service o potenziarlo andando a modificare alcune impostazioni il risultato è sempre lo stesso: il segnale del nostro router Wi-Fi non copre l’intera estensione dell’abitazione né raggiunge le sdraio posizionate in giardino. Spesso, in casi come questi, è inutile accanirsi sulle impostazioni del dispositivo di Rete, perché i risultati cambierebbero di poco: a determinare la scarsa portata del segnale Wi-Fi è il posizionamento del router stesso. Può accadere, infatti, che il segnale sia rimpallato da muri, travi, mobili e altri oggetti che si trovano in casa, oppure disturbato da altre apparecchiature elettroniche presenti nell’abitazione.
Per scoprire dove posizionare il router, dunque, ci sarà bisogno di una minima conoscenza della fisica delle onde elettromagnetiche e tanto buon senso.
Onda su onda
Pressoché tutti i mezzi di comunicazione moderni basano il proprio funzionamento sulle onde elettromagnetiche. Dal televisore – sia digitale terrestre, sia satellitare – alla radio, passando per il telefono wireless di casa e il cellulare: tutte queste tecnologie sfruttano le caratteristiche fisiche delle onde elettromagnetiche per la trasmissione dei dati nell’etere. Tra queste, risultano particolarmente utili quelle caratterizzate dal fatto di essere riflesse completamente dai gas che compongono gli stati più alti della nostra atmosfera (ad es. le cosiddette onde corte). Questo vuol dire che un’onda elettromagnetica di questo tipo, indirizzata verso lo spazio, raggiunta una certa altitudine e quindi una certa zona della nostra atmosfera, sarà effettivamente rimbalzata verso la superficie terrestre. Giocando con l’angolo di rifrazione si potranno quindi indirizzare le onde elettromagnetiche verso zone precise della Terra, poste anche a grandissima distanza, teoricamente anche dall’altra parte del pianeta, o, più semplicemente, sul versante opposto di una collina.
Il comportamento delle onde elettromagnetiche è descritto dalle equazioni di Maxwell applicando le quali è possibile determinare la superficie che il segnale di un emettitore/ripetitore radio può coprire. Nel medesimo modo è possibile determinare la portata di un router wireless e determinare quali siano le dead zone dell’ambiente in cui si andrà a posizionare il dispositivo di rete. Un esperimento in tal senso è stato condotto da un gruppo di studio dell’Imperial College di Londra che, riproducendo la disposizione delle pareti e dei mobili di un ambiente, è riuscito a calcolare con esattezza dove posizionare il router in modo da massimizzare la copertura del suo segnale wireless.
Come si evince dal video, l’esperimento degli studenti dell’Imperial College londinese fa emergere due verità.
Le onde elettromagnetiche del Wi-Fi rendono al meglio solo se non incontrano ostacoli fisici nel loro tragitto ed è quindi consigliabile posizionare il router in modo che sia visibile a occhio nudo dal punto di presunta ricezione. Quindi, se volessimo avere maggiori possibilità di utilizzare al meglio la connettività Wi-Fi del nostro tablet o laptop, dovremmo fare in modo di sistemare il router in un punto direttamente visibile dalla zona di lavoro: la presenza di qualsiasi ostacolo alla nostra linea di vista (un muro o anche solo lo spigolo di un armadio) potrebbe indebolire la forza del segnale e impedirgli di giungere a destinazione a piena potenza.
La seconda evidenza riguarda l’interazione delle onde elettromagnetiche con l’ambiente circostante (altre sorgenti di rumore elettromagnetico, con segnali wireless “di rimbalzo”, ecc.) che può far sì che anche una variazione di posizionamento di pochi centimetri possa modificare pesantemente la potenza del segnale captato.
Chiunque sia curioso di simulare il funzionamento all’interno della propria abitazione, può scaricare l’applicazione Android sviluppata nell’ambito del progetto e divertirsi.
Dove posizionare il router
Per scoprire quale sia il punto ideale dove posizionare la periferica di Rete, però, non è necessario essere un genio della fisica e conoscere a menadito le equazioni di Maxwell, a volte un po’ di buon senso è sufficiente per trovare la posizione perfetta e ottimizzare la ricezione del segnale Wi-Fi.
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Router e dintorni. Per massimizzare le possibilità di ricezione bisogna sceglierne con cura la posizione. Come messo in evidenza anche dall’esperimento degli studenti britannici, affinché il segnale Wi-FI giunga forte al nostro connected device c’è bisogno che i due dispositivi elettronici possano effettivamente vedersi. In altre parole non devono esserci oggetti troppo voluminosi che potrebbero interferire con il libero propagarsi delle onde elettromagnetiche nell’etere. Il router, quindi, non deve essere posizionato nelle vicinanze, per esempio, di un muro o di un grosso televisore né in prossimità di grosse superfici che possano riflettere le onde e deviarne il tragitto. I dintorni del router, insomma, devono essere il più possibili sgombri
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Antenne. Nel caso di antenne esterne, si può provare a muoverle in modo da indirizzare – seppur parzialmente – il segnale Wi-Fi e tentare così di coprire eventuali dead zone. Certo, di solito non si otterranno miracoli, ma vale sempre la pena di fare almeno qualche tentativo in tal senso
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Girare. Quando si deve posizionare il router non bisogna mai accontentarsi: come detto, a pochi centimetri di distanza potrebbe trovarsi un altro posto che, inaspettatamente, garantirà una ricezione più forte e a più lunga gittata. Il consiglio, quindi, è di spostare il router da una parte all’altra della stanza – o dell’abitazione – a piccoli passi, sino a trovare il miglior posizionamento
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Niente concorrenza. Il Wi-FI (a meno che non sia diversamente specificato, come nel caso dei router dual band) utilizza la banda di frequenza da 2,4 GHz per trasmettere il proprio segnale. Purtroppo, però, la stessa banda è utilizzata anche da altri dispositivi di comunicazione, come ad esempio i telefoni cordless, o, come effetto secondario del loro funzionamento, da elettrodomestici, come ad esempio i forni a microonde. Per evitare che queste emissioni elettromagnetiche finiscano con l’interferire distruttivamente con il segnale wireless del nostro router Wi-Fi è consigliabile posizionarlo ad almeno un metro di distanza da altri dispositivi che utilizzano/producono onde elettromagnetiche così da ridurre il più possibile gli effetti negativi del rumore elettromagnetico ambientale