Dal primo tweet di Jack Dorsey datato 21 marzo del 2006 molte cose sono cambiate, ma la natura di Twitter non è mai realmente cambiata.
In molti sottovalutano l’importanza che Twitter ha avuto sulla storia recente dell’umanità: le proteste che hanno dato vita alla “primavera araba” sono nate e cresciute sul sito di micro-blogging, in Iran nel 2009 durante le manifestazioni di piazza, i giovani utilizzano i tweet per comunicare e organizzarsi. Attentati, terremoti, maremoti, sommosse popolari: in queste come in moltissime altre occasioni Twitter è stato il primo mezzo d’informazione a dare notizie di avvenimenti ed eventi. In dieci anni ha cambiato la vita di molte persone e le routine giornalistiche di tutte le redazioni del mondo. “Social first” è diventato un mantra più che una regola da seguire.
Dal primo tweet lanciato il 21 marzo del 2006 da parte di Jack Dorsey molte cose sono cambiate, Twitter ha raggiunto numeri straordinari ed è diventato un perno della comunicazione nel panorama mondiale. Ma la storia di Twitter ci insegna che non sempre è stato così. I primi momenti non facili, tra un progetto che non riscontrava il successo sperato e gli investitori non felici della scelta effettuata. Solamente la perseveranza di Jack Dorsey e dei suoi amici ha permesso a Twitter di diventare un social network con oltre trecento milioni di utenti attivi ogni mese.
21 marzo 2006: “just i’m setting up my twitter”
Il primo tweet di Jack Dorsey, attuale Ceo di Twitter, è solo la punta dell’iceberg di un lavoro che nasce almeno un paio di anni prima. Twttr, questo il nome quasi impronunciabile che doveva accompagnare il lancio della piattaforma di micro blogging, nasce quasi per caso, da una costola di un progetto che doveva sviluppare un sistema per pubblicare online video e messaggi audio registrati tramite il telefono. Il progetto Odeo, però, non vedrà mai la luce: nello stesso periodo (primi mesi del 2005) Apple lancia un nuovo modello di iPod che permette agli utenti di registrare e di ascoltare i podcasting. In pratica lo stesso sistema che stanno sviluppando Jack Dorsey, Evan Williams (ex fondatore di Blogger, startup venduta a Google e che aveva reso milionario lo stesso Williams) e altri ex googler.
Inizia un periodo buio, il progetto Odeo è fallito e i dubbi sul futuro sono molti: Jack Dorsey e gli altri ragazzi organizzano lunghissime riunioni nella speranza di sviluppare nuove idee. Da questi brainstorming nasce Twitter: l’idea è dello stesso Jack Dorsey, che vuole creare un prodotto che permetta di parlare online con la propria cerchia di amici. Il progetto Twttr è inglobato all’interno di Odeo e alcuni programmatori iniziano a lavorarci in gran segreto. Il primo “cinguettio” è datato 21 marzo 2006 ed è di Jack Dorsey che annuncia “just i’m setting up my twitter” (sto solamente impostando il mio Twitter).
Il passaggio di proprietà
All’inizio Twitter è utilizzato solamente dalla cerchia di amici degli sviluppatori. Il sito di micro blogging inizia a far parlare di sé nell’estate del 2006: alcuni utenti utilizzano Twitter per informare i propri amici della scossa di terremoto avvertita a San Francisco. TechCrunch ne prende nota e inizia a parlare della rete social. Entro la fine dell’estate più di qualche internauta di San Francisco utilizza Twitter per conversare con i propri amici.
Nel settembre del 2006, Evan Williams scrive agli investitori di Odeo comunicandogli la fine del progetto, il podcasting lanciato da Apple è migliore del loro sistema. Ma la società può ancora sopravvivere grazie a Twitter: gli utenti iscritti sono ancora pochi ma le prospettive per il futuro sono promettenti. Molti investitori non credono più nel progetto Odeo e decidono di vendere le proprie quote: la società passa in mano allo stesso Evan Williams che decide di investire parte delle proprie ricchezze in Twitter. Da questo momento la storia di Twitter cambia: la società prende il nome di Obvious Corp. e Williams caccia alcuni dei creatori di Twitter, al suo fianco rimane solamente Jack Dorsey.
La popolarità
Il primo momento importante per la crescita di Twitter è legato al South by Southwest festival del 2007, evento dedicato al mondo del cinema e della musica. Alla manifestazione sono presenti dei maxi schermi che mostrano lo stream dei tweet: durante il festival la media dei cinguettii giornalieri passa da ventimila a oltre sessantamila.
Nei primi mesi del 2007 sono introdotte anche importanti novità: per rispondere a un utente basterà inserire la chiocciola prima del suo username, mentre nell’agosto dello stesso anno Chris Messina userà il primo hashtag della storia di Twitter: #barcamp.
Nelle convention e nelle manifestazioni dedicate al mondo della tecnologia, il nome di Twitter inizia a diventare sempre più presente, in molti si danno appuntamento tramite la piattaforma di micro blogging e il servizio viene utilizzato per interagire e per esprimere le proprie opinioni. Ma è nel 2009 che Twitter viene citato da tutti gli organi d’informazioni del mondo: la notizia dell’ammaraggio di un aereo di linea statunitense nel fiume Hudson è diffusa attraverso il social network. Subito dopo essere stato tratto in salvo, l’utente Janis Krums informa i propri amici della disavventura: in poco tempo la notizia viene ripresa da tutti i telegiornali. Twitter si accredita come una fonte da cui attingere informazioni in tempo reale.
Il primo tweet dallo spazio
Twitter diviene lo strumento preferito a politici, attori, cantanti per tenere un contatto diretto con i propri foolower/sostenitori. Obama ha basato gran parte della sua campagna elettorale del 2008 proprio sull’utilizzo di Facebook e Twitter. Per salvaguardare i propri utenti e la privacy dei vip, la piattaforma di micro blogging introduce gli account certificati: le star per far autentificare il proprio profilo e ricevere il “bollino blu” dovranno inviare a Twitter una prova della loro identità. Paris Hilton è tra le prime star di Hollywood ad avere un account verificato.
Nel 2010, Twitter sbarca anche nello spazio. E il merito è di Timothy Creamer, astronauta della NASA, che racconta la propria esperienza all’interno di una navicella spaziale.
Tweet sponsorizzati
Gli utenti continuano ad aumentare, ma anche i costi di gestione diventano sempre più gravosi: gli sviluppatori aprono ai tweet promozionali. Ogni brand può produrre dei cinguettii sponsorizzati, ritagliando il messaggio a seconda dell’audience da raggiungere. Un modo per l’azienda di aumentare le esigue entrate pubblicitarie.
Il rapporto con l’informazione
Superati abbondantemente i cento milioni di tweet postati ogni anno, Twitter diviene uno strumento fondamentale per tutti gli organi d’informazione. In occasione delle elezioni politiche del 2012 per il Presidente degli Stati Uniti, viene lanciato il Twitter Political Index che misura il sentiment dei post per prevedere il risultato delle elezioni. Lo spoglio per le presidenziali è seguito da milioni di utenti direttamente tramite lo stream di Twitter e quando Barack Obama annuncia la propria vittoria, il suo tweet viene ricondiviso immediatamente da migliaia di anni. Il tweet “Four more years” con l’immagine di Obama abbracciato a sua moglie Michelle è il simbolo delle Presidenziali 2012.
Il 2012 si chiude con un altro grande evento, Papà Benedetto XVI decide di iscriversi a Twitter: sono lanciati contemporaneamente otto account, a seconda della lingua di pubblicazione. La registrazione del Pontefice è il segno evidente dell’importanza assunta da Twitter nella comunicazione mondiale.
I Vine e Periscope
Nel corso della storia di Twitter, il team di sviluppo ha lanciato diverse applicazioni per migliorare il servizio offerto: molte sono state un buco nell’acqua (Twitter Music ad esempio) mentre altre sono state un successo inatteso. Vine e Periscope sono state, molto probabilmente, i due casi di maggior successo: entrambe permettono la condivisione di video, anche se con funzioni e modalità differenti. Vine dà modo di registrare e condividere video di breve durata che sono mostrati in loop nello stream dei tweet; Periscope offre l’opportunità agli utenti di effettuare dirette video dal proprio account Twitter. L’applicazione è diventata talmente famosa che attori e cantanti la utilizzano per fare delle sessioni live con i propri fan, rispondendo a domande e curiosità.
Il tweet più famoso del mondo
Il flusso dei tweet si concentra intorno ai grandi eventi: alluvioni, attentati, ma anche manifestazioni sportive e cinematografiche. Infatti il cinguettio più retweettato di sempre è del febbario del 2014. AlLa notte degli Oscar, l’attrice Ellen DeGeneres pubblica un selfie insieme a Bradley Cooper, Jennifer Lawrence e altri protagonisti di Hollywood: in pochi secondi l’immagine fa il giro del mondo e raggiunge il milione di condivisioni.
Nuovo look
Nell’aprile del 2014 Twitter lancia la nuova versione: l’interfaccia utente è totalmente cambiata e l’iscritto può inserire nel proprio profilo un’immagine di copertina, come già succede su Facebook. Inoltre, si possono “pinnare” (mettere in evidenza) i cinguettii e gestire al meglio il proprio account, anche grazie ai nuovi strumenti di analytics messi a disposizione dalla piattaforma di micro blogging.
Momenti difficili
Nonostante Twitter faccia segnare numeri sempre in crescita (con il contatore degli utenti unici attivi mensilmente che supera i trecento milioni), il social network di Jack Dorsey non vive un bel 2015. I ricavi non aumentano come previsto, la pubblicità stenta a crescere e le azioni, inevitabilmente, ne risentono. L’ideatore di Twitter riprende in mano le redini societarie, nel tentativo di rivitalizzare il suo progetto: dal luglio 2015 Jack Dorsey ricopre nuovamente il ruolo di amministratore delegato, prendendo il posto di Dick Costolo. Nel frattempo, sulla piattaforma continuano a essere aggiunte nuove funzionalità: i cuoricini, tanto per fare un esempio, prendono il posto delle stelle per inserire uno o più post tra i propri cinguettii preferiti.